Irving Lavin è professore emerito di Storia dell’arte presso l’Institute for Advanced Study di Princeton. Dal 1986 è Socio Straniero dell’Accademia Nazionale dei Lincei. I suoi studi, che spaziano dal tardo-antico all’età contemporanea ma sono caratterizzati dalla predilezione per l’arte italiana tra il Rinascimento e il XVII secolo, costituiscono un rigoroso e originale sviluppo della prospettiva iconologica di Erwin Panofsky. A buon diritto considerato il massimo esperto internazionale dell’arte di Bernini, ne ha evidenziato il sistema “teatrale” di coordinamento di architettura, pittura e scultura.
Tra le sue opere: Bernini e l’unità delle arti visive (Roma 1980); Passato e presente nella storia dell’arte (Torino 1994); Bernini e l’immagine del principe cristiano ideale (Modena 1998); Bernini e il Salvatore. La “buona morte” nella Roma del Seicento (Roma 1998); Liturgia d’amore. Immagini dal “Cantico dei Cantici” nell’arte di Cimabue, Michelangelo e Rembrandt (con Marilyn Aronberg Lavin, Modena 1999); Santa Maria del Fiore. Il Duomo di Firenze e la Vergine incinta (Roma 1999); Caravaggio e La Tour. La luce occulta di Dio (Roma 2000); Rembrandt. La sposa ebrea (con Marilyn Aronberg Lavin, Modena 2006); L’arte della storia dell’arte (Milano 2008). Più di recente sono comparsi: Visibile Spirit. The Art of Gianlorenzo Bernini (Londra 2009); Bernini at St. Peter’s. The Pilgrimage (Londra 2013).